19/03/2024

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Autenticazione a due fattori: tutto quello che serve sapere in proposito

Autenticazione a due fattori: tutto quello che serve sapere in proposito

Al giorno d’oggi, proteggere i propri dati facendo uso di una password non è più sufficiente come lo era un tempo. Per questo è necessaria la cosiddetta autenticazione a due fattori (conosciuta anche con l’acronimo 2FA, derivante dall’inglese: “two factors authentication”).
Ma l’autenticazione a due fattori è davvero così infallibile? Scopriamo insieme tutto ciò che occorre sapere sull’argomento.

Autenticazione a due fattori: di cosa si tratta

L’autenticazione a due fattori altro non è che un sistema per aumentare la sicurezza degli accounts (quindi e-mail, social media, computer, siti internet in generale, e via dicendo).
Considerati i problemi che spesso si incontrano on line, relativi alla violazione dei profili, l’autenticazione a due fattori dona senz’altro una sicurezza maggiore, soprattutto quando si intende proteggere dati personali o di tipo aziendale.
In genere quasi tutti i siti web concedono la scelta relativa alla 2FA, da attivare quale metodo aggiuntivo alla normale password (o autenticazione a un solo fattore)
Per entrare in un pc, una casella di posta elettronica, ecc, la prima cosa richiesta è una mail o un username, che consente di identificare la persona che sta richiedendo l’accesso. Dopo di che è necessaria la prova che si tratta proprio di quel soggetto specifico, cosa che può avvenire attraverso l’inserimento di un pin, dell’impronta del dito, del timbro della voce e così via.
Spesso e volentieri tutto ciò avviene con una semplice password, ovverosia mediante l’autenticazione ad un fattore.
Da qui la distinzione con l’autenticazione a due fattori, per la quale serviranno non solo pin o password, ma anche un altro di quelli sopracitati. Per fare un esempio concreto e piuttosto comune: lo SPID fa uso della password e dell’applicazione PosteID per una maggiore sicurezza dell’account.

Autenticazione a due fattori: come fare

Fare uso dell’autenticazione a due fattori è più semplice di quanto possa sembrare, nonostante questo richieda un lasso di tempo leggermente maggiore per entrare nell’account. Passando subito al lato pratico, una volta scelta e digitata la password richiesta dal sistema (quindi quello che viene definito il fattore numero uno), lo stesso domanderà di optare per il fattore numero due, che spesso e volentieri è rappresentato da una sequenza numerica. Quest’ultimo fattore può essere ricavato grazie al telefono cellulare mediante un’applicazione specifica, una e-mail o un messaggio. Il codice ottenuto viene prodotto grazie ad un algoritmo e, sempre in simili casi, rimane in vigore per uno specifico lasso temporale, spirato il quale non sarà più possibile accedere. Tale processo risulta molto sicuro ed è tra i più inviolabili. Altri metodi per l’autenticazione a due fattori, oltre al pin, richiedono ad esempio un riconoscimento di tipo facciale, l’impronta digitare, ecc.

Autenticazione a due fattori: perché è meglio dell’uso di una password

Come già accennato, abilitare la 2FA https://www.jumpcomputer.it/autenticazione-multifattore-watchguard/ è in grado di fornire una sicurezza in più, soprattutto quando si tratta di tutelare informazioni, dati, nonché la propria identità. Benché non si tratti di un sistema infallibile al cento per centro, l’abilitazione a due fattori consente di dormire sonni tranquilli rispetto all’inserimento di una semplice password. Benché infatti complessa e strutturata grazie all’uso di simboli e numeri, questa potrà essere facilmente violata dagli esperti del settore. Esistono infatti appositi siti che consentono di rubare le password, a causa dei quali furti del genere si manifestano con più frequenza di ciò che si tende ad immaginare. La ragione è che la protezione dell’account dipende dall’autenticazione ad un solo fattore (anche nei casi in cui la password risulta complessa, con diversi caratteri e non comune). Per questo è stato introdotto il sistema a 2FA: la soglia di sicurezza è indubbiamente elevata, anche qualora il profilo venisse infranto tramite i sopracitati siti web.