19/03/2024

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Lavatrici a ultrasuoni per la pulizia di strumenti medici

Lavatrici a ultrasuoni per la pulizia di strumenti medici

Sono ormai passati i tempi in cui i dispositivi medici e gli strumenti da laboratorio venivano fatti bollire in acqua calda, trattati con antisettici oppure sottoposti a trattamenti con raggi UV per la disinfezione. Oggi questa procedura è diventata molto più comoda e, soprattutto, sicura grazie alle lavatrici a ultrasuoni.

Le lavatrici a ultrasuoni sono degli strumenti basati sulle nuove tecnologie, progettati per pulire e disinfettare al 100% le attrezzature comunemente usate nei laboratori, negli ospedali e nelle sale operatorie per garantire la protezione dei pazienti e del personale da possibili infezioni.

Nell’articolo di oggi vediamo cos’è e come funziona il lavaggio a ultrasuoni.

Cosa sono le lavatrici a ultrasuoni

Guardandole online su siti come RS, è facile notare che le lavatrici a ultrasuoni (chiamate anche “vasche a ultrasuoni”) sono dei contenitori di grandezza e capienza variabili realizzati in acciaio inossidabile o plastica con un coperchio, un elemento riscaldante incorporato, una sorgente di ultrasuoni e un riflettore.

La vasca viene riempita con un liquido speciale per il lavaggio, mentre gli oggett vengono posizionati su dei vassoi al suo interno. Al termine, la soluzione viene scaricata attraverso un tubo posizionato sul fondo della lavatrice. La durata di ogni ciclo di lavaggio è determinata da un timer collegato a un sistema di controllo elettronico.

Principio di funzionamento

Questo dispositivo è dotato di un generatore di ultrasuoni (situato sul fondo della vasca) che si propagano all’interno della soluzione detergente e permettono di dar vita al fenomeno della cavitazione, cioè la formazione di zone di vapore, piccole bolle di gas.

Queste, esplodendo rapidamente al contatto con le superfici degli strumenti sottoposti a lavaggio, costringono la soluzione a muoversi intensamente e a penetrare nei fori, negli spazi vuoti, nelle curve e nelle altre zone difficilmente raggiungibili degli oggetti.

Non importa quanto sia complessa la forma dell’attrezzo sottoposto a lavaggio: tutte le superfici, comprese quelle nascoste, vengono pulite rapidamente e in modo molto efficace.

I vantaggi delle lavatrici a ultrasuoni

Solitamente, le sostanze difficili da rimuovere con normali procedure di disinfezione richiedono un pre-ammollo in soluzioni potenti e una successiva pulitura meccanica. Ciò aumenta il rischio di danni agli strumenti e al personale impegnato nella disinfezione.

Grazie alle lavatrici a ultrasuoni, patine di olio, grassi, sangue, tracce di farmaci, prodotti di corrosione, composti insolubili e molti altri residui di sporco vengono letteralmente strappati via dalle superfici degli strumenti grazie alla cavitazione in vasca. Non a caso queste lavatrici vengono usate non solo nei laboratori, ma anche in gioiellerie, da saldatori ed elettricisti.

Questo lavaggio riduce non solo il tempo necessario per la pulizia degli attrezzi, ma anche il contatto del personale di laboratorio con oggetti potenzialmente contaminati o pericolosi.

Come usare questi strumenti correttamente

Sebbene lavorare con lavatrici a ultrasuoni non richieda abilità speciali né formazione specializzata, è necessario conoscere e rispettare alcune linee guida sia per la sicurezza degli oggetti da pulire, sia per quella del personale.

È vietato estrarre gli appositi vassoi e posizionare strumenti sul fondo della vasca: farlo può causare il guasto del dispositivo, poiché le superfici a diretto contatto riflettono gli ultrasuoni facendoli rimbalzare sul generatore. Per garantire la normale cavitazione, è sempre necessario lasciare almeno 0.3 cm di spazio tra il fondo del serbatoio e l’oggetto.

Dopo ogni ciclo di pulizia è consigliato eseguire un risciacquo con acqua per rimuovere vari residui chimici provenienti dalla soluzione utilizzata che possono influire negativamente sulle condizioni della vasca e degli attrezzi appena lavati. Le lavatrici a ultrasuoni devono essere fatte partire con un ciclo “ad acqua”, mentre gli strumenti sciacquati sotto il rubinetto, oppure con acqua distillata o deionizzata.

È severamente vietato usare le lavatrici a ultrasuoni a vuoto. Inoltre, anche un basso livello di soluzione detergente può danneggiare gravemente lo strumento: bisogna sempre assicurarsi che la vasca sia piena fino al livello indicato con una tacca sulle pareti interne.

Lavatrici a ultrasuoni per la pulizia di strumenti medici

Sono ormai passati i tempi in cui i dispositivi medici e gli strumenti da laboratorio venivano fatti bollire in acqua calda, trattati con antisettici oppure sottoposti a trattamenti con raggi UV per la disinfezione. Oggi questa procedura è diventata molto più comoda e, soprattutto, sicura grazie alle lavatrici a ultrasuoni.

Le lavatrici a ultrasuoni sono degli strumenti basati sulle nuove tecnologie, progettati per pulire e disinfettare al 100% le attrezzature comunemente usate nei laboratori, negli ospedali e nelle sale operatorie per garantire la protezione dei pazienti e del personale da possibili infezioni.

Nell’articolo di oggi vediamo cos’è e come funziona il lavaggio a ultrasuoni.

Cosa sono le lavatrici a ultrasuoni

Guardandole online su siti come RS, è facile notare che le lavatrici a ultrasuoni (chiamate anche “vasche a ultrasuoni”) sono dei contenitori di grandezza e capienza variabili realizzati in acciaio inossidabile o plastica con un coperchio, un elemento riscaldante incorporato, una sorgente di ultrasuoni e un riflettore.

La vasca viene riempita con un liquido speciale per il lavaggio, mentre gli oggett vengono posizionati su dei vassoi al suo interno. Al termine, la soluzione viene scaricata attraverso un tubo posizionato sul fondo della lavatrice. La durata di ogni ciclo di lavaggio è determinata da un timer collegato a un sistema di controllo elettronico.

Principio di funzionamento

Questo dispositivo è dotato di un generatore di ultrasuoni (situato sul fondo della vasca) che si propagano all’interno della soluzione detergente e permettono di dar vita al fenomeno della cavitazione, cioè la formazione di zone di vapore, piccole bolle di gas.

Queste, esplodendo rapidamente al contatto con le superfici degli strumenti sottoposti a lavaggio, costringono la soluzione a muoversi intensamente e a penetrare nei fori, negli spazi vuoti, nelle curve e nelle altre zone difficilmente raggiungibili degli oggetti.

Non importa quanto sia complessa la forma dell’attrezzo sottoposto a lavaggio: tutte le superfici, comprese quelle nascoste, vengono pulite rapidamente e in modo molto efficace.

I vantaggi delle lavatrici a ultrasuoni

Solitamente, le sostanze difficili da rimuovere con normali procedure di disinfezione richiedono un pre-ammollo in soluzioni potenti e una successiva pulitura meccanica. Ciò aumenta il rischio di danni agli strumenti e al personale impegnato nella disinfezione.

Grazie alle lavatrici a ultrasuoni, patine di olio, grassi, sangue, tracce di farmaci, prodotti di corrosione, composti insolubili e molti altri residui di sporco vengono letteralmente strappati via dalle superfici degli strumenti grazie alla cavitazione in vasca. Non a caso queste lavatrici vengono usate non solo nei laboratori, ma anche in gioiellerie, da saldatori ed elettricisti.

Questo lavaggio riduce non solo il tempo necessario per la pulizia degli attrezzi, ma anche il contatto del personale di laboratorio con oggetti potenzialmente contaminati o pericolosi.

Come usare questi strumenti correttamente

Sebbene lavorare con lavatrici a ultrasuoni non richieda abilità speciali né formazione specializzata, è necessario conoscere e rispettare alcune linee guida sia per la sicurezza degli oggetti da pulire, sia per quella del personale.

È vietato estrarre gli appositi vassoi e posizionare strumenti sul fondo della vasca: farlo può causare il guasto del dispositivo, poiché le superfici a diretto contatto riflettono gli ultrasuoni facendoli rimbalzare sul generatore. Per garantire la normale cavitazione, è sempre necessario lasciare almeno 0.3 cm di spazio tra il fondo del serbatoio e l’oggetto.

Dopo ogni ciclo di pulizia è consigliato eseguire un risciacquo con acqua per rimuovere vari residui chimici provenienti dalla soluzione utilizzata che possono influire negativamente sulle condizioni della vasca e degli attrezzi appena lavati. Le lavatrici a ultrasuoni devono essere fatte partire con un ciclo “ad acqua”, mentre gli strumenti sciacquati sotto il rubinetto, oppure con acqua distillata o deionizzata.

È severamente vietato usare le lavatrici a ultrasuoni a vuoto. Inoltre, anche un basso livello di soluzione detergente può danneggiare gravemente lo strumento: bisogna sempre assicurarsi che la vasca sia piena fino al livello indicato con una tacca sulle pareti interne.